La sindrome del colon irritabile (IBS) è un disturbo cronico e ricorrente che riguarda la funzione gastrointestinale.
La sindrome del colon irritabile (IBS) coinvolge il colon e l’intestino tenue, provocando alterazioni della sensibilità, della funzione motoria e secretiva dell’apparato gastrointestinale. Dolore, gonfiore addominale, diarrea o stitichezza o diarrea alternata a periodi di breve stitichezza, sono i principali sintomi della sindrome del colon irritabile.
Altri sintomi della sindrome del colon irritabile sono:
La sindrome del colon irritabile si verifica quando, le terminazioni nervose che si trovano all’interno della parete intestinale, risultano più sensibili negli individui affetti da sindrome del colon irritabile, tali terminazioni nervose, trasmettono al cervello tutte le sensazioni dell’intestino. Quindi, anche condizioni fisiologiche, come il ciclo mestruale o una tensione in ambito familiare o lavorativo o l’inizio di un pasto, possono essere un fattore scatenante il disturbo.
Cause e conseguenze della sindrome del colon irritabile
Le cause della sindrome del colon irritabile non sono ancora bene note, sicuramente una predisposizione genetica o degli eventi traumatici possono favorire la comparsa della sindrome del colon irritabile, ma anche infezioni gastrointestinali ed eventi stressanti ripetitivi e cronici.
E’ possibile che questo disturbo negli anni migliori o sparisca del tutto, se le cause che ne hanno determinato l’insorgenza, come particolari eventi stressanti, sono stati eliminati.
L’eccesso di contrazioni muscolari che avvengono nel colon in soggetti affetti da sindrome del colon irritabile, è determinata da un’eccessiva sensibilità ai cibi, gas e feci contenuti nell’intestino.
Nella sindrome del colon irritabile, l’intestino è cioè iper-reattivo a fattori come : stress, emozioni, infezioni intestinali oppure il mangiare e il consumo di bevande gasate. Questa alterazione della motilità e della sensibilità del colon determina una conseguente modificazione della comunicazione che fisiologicamente avviene tra intestino e cervello. Questa comunicazione è chiamata asse cervello-intestino.
La sindrome del colon irritabile è un disturbo di natura maligna?
La sindrome del colon irritabile è di natura assolutamente benigna, non vi sono infatti dati scientifici che dimostrino che la sindrome del colon irritabile sia associata a malattie gravi del tratto gastro-intestinale come tumori o colite ulcerosa e tali soggetti non richiedono check up particolari o esami più frequenti rispetto alla popolazione generale.
L’impatto della sindrome del colon irritabile è molto soggettivo. Alcune persone riescono a controllarne i sintomi e a condurre una vita normale, altri soggetti, al contrario, hanno forti ripercussioni sulla qualità della vita. I sintomi della sindrome del colon irritabile possono essere sia gastro-intestinali che extra-intestinali come: la stanchezza cronica, la spossatezza, l’insonnia…
Perchè chi soffre di sindrome del colon irritabile ha spesso la pancia gonfia?
La sindrome del colon irritabile è spesso accompagnata da gonfiore addominale e le cause non sono ben note. E’ possibile che la spiacevole sensazione di pienezza e pesantezza a livello dell’ombelico, sia dovuta a
L’alimentazione può essere di aiuto nella cura della sindrome del colon irritabile?
Gli effetti dell’alimentazione sul controllo dei sintomi della sindrome del colon irritabile variano da persona a persona. Non esistono alimenti in grado di provocare la sindrome del colon irritabile, ma al massimo esistono cibi o situazioni, in grado di acuirne o esacerbarne i sintomi.
La sindrome del colon irritabile, infatti, come abbiamo precedentemente accennato, è caratterizzata da un’ iper-reattivita dell’intestino e da un’aumentata sensibilità viscerale, di tali soggetti, a rispondere in maniera eccessiva a stimoli fisiologici come una semplice digestione. Alcuni cibi sono in grado di stimolare le reazioni intestinali, pertanto un eccesso di questi alimenti come: alcool, caffè, pasti troppo abbondanti o ricchi di grassi possono provocare diarrea o crampi addominali. Inoltre, anche alcuni zuccheri come il sorbitolo, contenuto nelle gomme da masticare e in alcuni dolciumi dietetici, può causare crampi e diarrea.
Anche l’intolleranza al lattosio può essere causa di un aggravamento del quadro della sindrome del colon irritabile. Infatti i soggetti intolleranti al lattosio, e in cui la lattasi, l’enzima preposto alla digestione del latte, è assente o prodotto solo parzialmente, presentano i sintomi tipici della sindrome del colon irritabile, con la differenza che l’eliminazione o l’adeguata riduzione dei cibi contenenti lattosio è in grado di favorire la completa scomparsa dei sintomi. Lo stesso peggioramento dei sintomi avviene nei soggetti intolleranti al fruttosio e i sintomi si accentuano quando il fruttosio si accompagna ad un eccesso di glucosio.
Alcuni carboidrati, poco assorbiti dall’intestino, sono in grado di determinare la formazione di gas e quindi, di favorire la manifestazione dei sintomi della sindrome del colon irritabile, questi carboidrati sono conosciuti come FODMAPs (Fermentable, Olisaccharides, Disaccharides, Monosaccharides and Polyols). I FODMAPs sono contenuti IN:
E’ ormai noto che una alimentazione che elimini drasticamente questi cibi o li riduca sensibilmente, sia in grado di contribuire ad attenuare o eliminare i sintomi della sindrome del colon irritabile.
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